COME SEGLIERE IL MUTUO PER LA PROPRIA ABITAZIONE
Mutui e tassi di interesse, aumentano gli spread bancari
I tassi di riferimento (Eurirs ed Euribor) a livelli eccezionalmente bassi hanno indotto alcuni istituti di credito a ritoccare al rialzo gli spread, onde evitare di concedere mutui a tasso finito negativo (quindi, in sostanza, di rimetterci per i finanziamenti concessi). Ecco quindi che il Gruppo Banco BPM ha aumentato gli spread sui mutui a tasso fisso tra i 30 e i 35 punti base; Crédit Agricole e UBI Banca fino a 30 punti base. Di contro, BPER Banca, Intesa San Paolo e BNL hanno ridotto i TAN dei mutui a tasso fisso tra i 10 e gli 80 punti base.
Quando il prezzo di un bene o servizio si riduce molto, - spiega Anedda - cala anche l’attenzione sul come differenziare la scelta, dato che ogni scelta è buona. In realtà, per quanto sia vero che il costo dei mutui è oggi ai limiti assoluti, ciò non significa che le offerte siano tutte uguali; anche in questa situazione possono esserci differenze significative.
A cosa prestare attenzione allora per scegliere il mutuo giusto?
Scegliere il mutuo guardando ai costi
Per quanto il denaro costi poco, non è detto che ogni banca faccia le stesse offerte, proponga gli stessi servizi e segua le stesse politiche di prezzo. A parità di tasso di interesse del mutuo, potrebbero essere proposti dei servizi (ad esempio per quanto riguarda le perizie) a costi anche molto differenti da banca a banca. Scegliere il miglior rapporto qualità prezzo relativamente ai servizi può essere un buon modo per orientarsi.
Scegliere il mutuo guardando ai tassi
Non basta guardare solo il tasso di interesse del mutuo, ma occorre confrontare il Taeg, che rappresenta il costo finito del mutuo (compreso di tutti i servizi e le spese accessorie). Bisogna rendersi conto che, in un momento in cui i tassi sono alti, una differenza di pochi decimi di punto nel tasso finale non si percepisce molto. Ma in un momento come il presente, quando i tassi sono molto bassi, anche una lieve variazione percentuale può tradursi in aumenti di costo importante. Ad esempio, se il miglior tasso è lo 0,6%, arrivare ad un 1% significa incrementare i costi di quasi il doppio.
Scegliere il mutuo giusto per le proprie esigenze
Ognuno sa che uso vuole fare del mutuo richiesto, e conosce il proprio profilo, la propria rata sostenibile, l’importo che desidera chiedere. Tutto questo determina il tipo di mutuo che si può scegliere. Ad esempio si può decidere di anticipare gran parte della liquidità per chiedere solo una somma ridotta da rimborsare più in fretta. O al contrario si può richiedere una somma maggiore preferendo preservare la propria liquidità per investirla magari in maniera alternativa e generare una rendita alternativa che vada a compensare almeno in parte le spese del mutuo.
4. Scegliere la miglior offerta di mutuo
Esistono molte tipologie di mutui, con varie formule che combinano i vari tassi. Questo può essere quindi un criterio per scegliere in un senso o nell’altro. E’ vero che ieri si tendeva ad offrire prodotti più complessi, mentre oggi, dal momento che la differenza di costo tra formule a tasso fisso e variabile si fa sempre più sottile, si va verso una maggiore semplificazione dell’offerta.
5. Scegliere la banca per il mutuo
Anche la semplice scelta della banca presso cui stipulare il mutuo può costituire una discriminante. Può trattarsi di una banca che per qualche ragione ispira fiducia, o che propone offerte particolari, oppure può essere la banca presso la quale si possiede già un conto corrente”.
In una parola, per scegliere al meglio occorre confrontare.